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Riorganizzazione: illustrata la macro struttura e la modalità di valutazione della performance

Proseguono gli incontri con i vertici dell’Amministrazione per dare informativa alle OO.SS. del lavoro che l’Ente sta portando avanti sulla macrostruttura.

Benché ci si trovi quasi alla fine della legislatura la Segretaria ha precisato che la riorganizzazione era necessaria perché la produttività (dirigenziale e di comparto), non poteva più essere pagata con i presupposti seguiti fino ad oggi.

Con il tempo e aggiustamenti successivi saranno snelliti, dove possibile, anche le procedure. Sicuramente si inizierà dal parere di conformità sulle determine che sarà abolito e nel caso si dovessero riscontrare anomalie sugli atti, se ne potrà richiedere il riesame e procedere alla conferma del provvedimento oppure alla modifica.

L’Ente avrà una impostazione completamente differente da quella attuale: tutto ciò che rappresentano i servizi necessari alla gestione dell’Ente diverranno tutti uffici centrali/extradipartimentali e assegnati alle strutture di vertice, mentre i dipartimenti rimarranno strutture dedicate ai servizi resi verso l’esterno.

Il Regolamento ufficio e servizi sarà lo strumento fondamentale per la “messa a regime” dell’intero impianto con richiami agli incarichi  dirigenziali e di PO. Lo stesso regolamento conterrà il meccanismo delle scadenze degli incarichi dirigenziali: l’ipotesi più plausibile è quella che queste coincidano con l’esercizio in modo tale che, nel caso di insediamento di nuovo rappresentante dell’Ente, la dirigenza abbia tempo di terminare il lavoro sugli obiettivi di PEG e il nuovo rappresentante di orientarsi per la ridistribuzione di nuovi incarichi.

Insieme all’adeguamento del testo, il Regolamento uffici e servizi sarà rivisto anche nella logica dei percorsi dell’Ente e sui sistemi di valutazione che saranno considerati, ai fini della valutazione, determinanti per il funzionamento dell’Ente stesso. Contestualmente saranno riviste le schede di valutazione della dirigenza mentre quelle del comparto, che avevamo già licenziato a febbraio 2019 e che saranno utilizzate per il pagamento della produttività per l’anno 2020, andranno migliorate  dal punto di vista della dialettica e probabilmente la misura del 5% riservata alla presenza in servizio, sarà riassorbita da altre voci.

In via generale sulla performance dei dirigenti peserà il comportamento organizzativo rispetto a quello del raggiungimento  degli obiettivi in ogni caso la valutazione non potrà essere la stessa e alta per tutti, vista la necessità di distinguere e valutare la gestione del personale da quella degli obiettivi abbinati al servizio. La valutazione del personale dipendente invece, peserà per il 20% sugli obiettivi e il resto sarà legato a comportamento, disponibilità, flessibilità, etc.

L’ipotesi di riorganizzazione prevede 36/37 posizioni dirigenziali che entro venerdì 21 febbraio saranno concretizzate in una proposta definitiva, da consegnare all’Amministrazione per il passaggio ai vari tavoli di confronto.

I tempi di attuazione dell’intera operazione sono previsti per maggio/giugno 2020 con assunzioni strategiche (mirate per settore) anche di dirigenti. Entro lo stesso termine saranno definite le PO e il PEG definitivo prenderà il posto di quello provvisorio. Anche le linee programmatiche dovranno essere messe in sinergia affinché tutto sia omogeneo con i sistemi di valutazione, graduazioni dirigenziali e posizioni organizzative.

Quasi tutta la struttura è stata definita con la logica di accorpare e razionalizzare i servizi, anche per evitare tutti gli interim che fino ad oggi erano stati mantenuti con la precedente struttura. Le uniche “caselle” che rimangono ancora senza un “intestatario” sono quelle dell’Edilizia Scolastica e quella del SIRIT.

Ancora da definire negli Uffici del supporto al Sindaco l’esistenza di un Ufficio di gabinetto che, nel caso, sarà istituito con l’ausilio di un dirigente di ruolo perché altre forme di assunzioni (per esempio gli articoli 90 previsti dal TUEL) non potrebbero firmare atti amministrativi.

All’interno dell’U.E. della polizia metropolitana sarà messo a regime il sistema sanzionatorio sia ambientale che stradale, che fino ad oggi era carente di strutture che portassero avanti il processo della riscossione delle multe, spesso solo accertate e non riscosse.

Nell’Avvocatura sarà istituita una sezione che si occuperà di alcune materie specifiche, vista anche la mole di contenziosi che si trova a gestire.

La gestione del personale sarà incasellata in un ufficio centrale e il capo dipartimento avrà responsabilità della gestione del rapporto giuridico ed economico. Ufficio da incrementare a cui sarà affidato il compito di formare e sviluppare risorse umane, indagare e valorizzare le aspettative tramite il servizio di benessere organizzativo. Anche i servizi di anticamera, l’autoparco ed i messi notificatori saranno ricondotti sotto la gestione delle risorse umane e non più indicate sotto le risorse strumentali.

Cambiamenti anche per l’Ufficio economato per il quale c’è un regolamento che sta per essere approvato secondo il quale potrà gestire solo ed esclusivamente gli acquisti “sotto soglia”, tutto il resto dovrà essere gestito dalla centrale di committenza (S.U.A.).

Anche il Dipartimento Ambiente subirà qualche cambiamento: viene scorporata la sezione degli interventi idrici e difesa del suolo che passeranno sotto il governo del territorio (geologico). Perderà le sanzioni che, come detto, saranno ricondotte al dipartimento della Polizia metropolitana.

Contestualmente ai pensionamenti si procederà con le assunzioni che saranno trattate in apposito tavolo di fabbisogno del personale. Per la dirigenza, nuovi concorsi sono previsti per l’Avvocatura dove un interim potrà sostituire  il dirigente nelle more del concorso da espletare, mentre per i beni storici ed artistici dell’Ente sarà indetto un concorso ad hoc così come per la viabilità,  un ingegnere.

Sul comparto, nel triennio, l’Ente ha previsto assunzioni che, come detto, saranno discusse su apposito tavolo. La Cgil ha proposto di verificare se con i cambi di profilo si possono già supportare uffici in sofferenza. L’urgenza riguarda il settore dei cantonieri: l’Ente si è rivolto alla Regione Lazio che metterà a disposizione gli ex LSU.

La coordinatrice – Ilaria Rondinelli

Le ipotesi di riorganizzazione della macrostruttura

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