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Sanità: smaltimento delle liste d’attesa, accolta la richiesta di Cgil: “valore alle prestazioni aggiuntive, soprattutto se festive”

 

L’insieme di prestazioni ordinarie non erogate durante il lockdown raggiungono numeri impressionanti, rischiando oggi di mettere in ginocchio il sistema sanitario su tutto il territorio nazionale, stimandone circa un milione nel Lazio. “Per questo, come richiesto dalla Cgil, nell’incontro del 18 giugno, la Regione Lazio ha dato una prima risposta per riorganizzare i servizi e valorizzare il lavoro del personale, che è stato già sotto pressione durante l’emergenza”, dichiara Giancarlo Cenciarelli, Segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio.

Con una nota di ieri, la Regione a direttori generali e commissari di aziende e enti del SSR specifiche disposizioni sulle prestazioni aggiuntive volontarie. Si dà la possibilità di superare il numero di ore mensili per garantire la massima flessibilità organizzativa possibile, nel rispetto del limite massimo delle 48 ore settimanali; si stabilisce la maggiorazione della tariffa oraria, nei fine settimana e nei festivi, a 30 euro/h per il comparto .  

“Sono specifiche richieste della Cgil condivise e accolte dall’Assessore alla Sanità d’Amato e all’assessore all’integrazione socio-sanitaria, Alessandra Troncarelli. Al contempo, prosegue il lavoro per utilizzare ogni possibile risorsa per le assunzioni. Ora la priorità è potenziare in ogni modo la sanità territoriale: dove le cure primarie funzionano, anche la pressione sul sistema ospedaliero rallenta, e i costi si riducono. Un principio che vale per il funzionamento ordinario del sistema di servizi alla salute, investendo sulla prevenzione e sull’integrazione tra rete territoriale e rete ospedaliera, così come per la prevenzione e la gestione delle pandemie. Con la continua perdita di personale, nel gap cresciuto in 20 anni tra pensionamenti e mancate assunzioni, il piano straordinario che serve, per potenziare il SSR di 10 mila unità tra assunzioni e stabilizzazioni, è solo il primo passo per ripartire ed essere pronti a rispondere ai bisogni di salute dei cittadini del Lazio come a nuove eventuali emergenze. Assumere e dare valore al lavoro è una nostra priorità da sempre, convinti che solo attraverso un buon sistema organizzativo, con le migliori condizioni di lavoro e la valorizzazione delle professionalità al centro, si possano garantire servizi efficaci ai cittadini”, conclude Cenciarelli.

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