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Sisma 2016, Fp Cgil scrive a Commissario e Regione: “Stabilizzare i precari dei Comuni interessati, la ricostruzione non può perdere ora professionalità essenziali”

La Fp Cgil Roma Lazio scrive a Regione Lazio, Commissario alla ricostruzione e a tutti i sindaci della provincia di Rieti interessati dal sisma del 2016 per l’apertura di un tavolo di confronto che definisca e dia avvio alle procedure di stabilizzazione del personale precario utilizzato dai 15 enti locali colpiti.

Il Decreto Agosto prevede che in 30 giorni dalla conversione in legge, quindi entro il 12 novembre, le amministrazioni inviino alla Presidenza del Consiglio le istanze finalizzate ad ottenere il contributo da destinare alle assunzioni a tempo indeterminato di questo personale, circa 130 lavoratori, che in questi anni hanno svolto un ruolo insostituibile nell’avvio degli interventi di ricostruzione.

“Serve un coordinamento da parte di tutte le istituzioni coinvolte, incluso il contributo dei presidenti di Anci e Upi nel sostegno alle amministrazioni locali, per accelerare le procedure e agevolare tutte le azioni amministrative e tecniche necessarie per stabilizzare il personale, come previsto dalla norma. Dato l’approssimarsi del termine ultimo per l’invio delle richieste, è quantomai urgente che si avvii immediatamente il confronto con le rappresentanze dei lavoratori”, dichiara la Fp Cgil di Roma e Lazio.

“Per portare a termine l’insieme degli interventi che consentiranno all’area duramente colpita dal sisma di riprendersi, ponendo le basi per la ricostituzione del tessuto socio economico e restituendo normalità e speranza a cittadini e imprese, è fondamentale ripartire dal lavoro. Sono professionisti che hanno finora avuto un ruolo delicato e importante che non può essere interrotto. Per procedere all’assunzione a tempo indeterminato di questo personale nelle dotazioni organiche dei singoli enti, serve un incremento delle risorse stabili, e su questo auspichiamo un intervento da parte della Regione Lazio. Stabilizzare questi lavoratori è il primo passo per garantire che si prosegua speditamente nel percorso di ricostruzione, ancora lungi dall’essere completato, e continuare a erogare servizi essenziali ai cittadini”, conclude il sindacato.