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Spallanzani, rimossi striscioni di protesta. Fp Cgil: “Atteggiamento antisindacale, serve trasparenza e rispetto del confronto”

All’Istituto Lazzaro Spallanzani, il primo hub pubblico per la gestione dell’emergenza pandemica da Coronavirus, che da mesi svolge un ruolo essenziale anche nella gestione complessiva nella rete regionale di assistenza clinica e per le aree di ricerca, sono stati rimossi in queste ore gli striscioni di protesta. 

“Questo è un palese atteggiamento antisindacale e una evidente negazione dei diritti e della libertà d’espressione sancita dalla Costituzione. I lavoratori sono in stato di agitazione per quanto sta accadendo all’interno dell’istituto: assenza di confronto su una serie di richieste legate al contratto e ai successivi accordi con la Regione, linea unilaterale da parte della Direzione, e oggi l’inaccettabile “bavaglio” alla protesta dei lavoratori”, dichiara Giancarlo Cenciarelli, Segretario generale Fp Cgil di Roma e Lazio. 

“Nei nostri striscioni chiediamo semplicemente trasparenza nell’utilizzo delle risorse, sia pubbliche che private, destinate all’Istituto per l’emergenza sanitaria. Trasparenza, nello specifico, legata alla costituzione di attività libero professionali presso una clinica privata, per le quali potrebbero essere interessati medici e infermieri dell’istituto, nonostante l’ordinanza regionale del 5 novembre esenti lo Spallanzani da qualsiasi attività ambulatoriale, per l’impegno prioritario legato alla prima linea dell’assistenza Covid, e che sarebbe più opportuno destinare al potenziamento delle attività interne”, prosegue Cenciarelli.

“E, in generale, trasparenza sulle scelte della gestione aziendale che hanno ricadute sul personale. Mettere in secondo piano il confronto con il sindacato, oltre che impedire la corretta attuazione degli accordi e del contratto, è all’opposto del rispetto che deve essere dato a lavoratori che da mesi sono in prima linea e che continuano a dare il massimo per garantire cure adeguate ai cittadini. Proprio nell’Istituto pubblico che, ribadiamo, rappresenta il fulcro e l’eccellenza del sistema sanitario regionale, rimodulato per far fronte all’aggressività dei contagi nell’attuale fase dell’emergenza. Chiediamo l’intervento diretto della Regione Lazio, già informata dell’accaduto, per ripristinare corrette relazioni sindacali e riconoscere ai lavoratori del servizio pubblico il rispetto che meritano. Non ci facciamo intimidire: continueremo in ogni sede e in ogni modo a difendere il servizio pubblico e a pretendere trasparenza, diritti e rispetto del lavoro”, conclude Il Segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio. 

La nota del 5 dicembre

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