“La proposta fatta come Fp Cgil di Roma e Lazio, insieme a Cisl e Uil, di estendere i test sierologici agli agenti di polizia locale, ha avuto in pochi giorni il sostegno delle rappresentanze degli enti locali, portando la Regione Lazio ad annunciare un protocollo per la sorveglianza sanitaria e l’esecuzione di test ematici sul personale impegnato ovunque nelle attività di controllo e prevenzione al pari delle altre forze di polizia”, scrive in una nota la Fp Cgil di Roma e Lazio.
“Anche in questa regione tanti sono stati i casi di contagio dovuti a un primo ritardo nell’applicazione di procedure di sicurezza e nell’adeguata disponibilità e distribuzione di DPI. Con l’estensione del riconoscimento a livello nazionale dell’indennità di ordine pubblico, è stato fatto un primo passo per equiparare tutele e riconoscimento di chi – al pari delle altre forze dell’ordine – garantisce sicurezza ai cittadini e rispetto delle misure straordinarie di contenimento sociale. Il basso livello di contagio che si registra in questo periodo è un risultato ottenuto grazie anche all’impegno straordinario degli agenti di polizia dei nostri comuni, che oggi ci consente di avere numeri sotto controllo nei centri abitati dell’intera regione”, prosegue il sindacato.
“In attesa della sottoscrizione del protocollo con Anci e Upi, la Regione Lazio sta predisponendo la gara per l’acquisto dei kit. Abbiamo chiesto che anche la polizia penitenziaria, di cui abbiamo denunciato più volte le difficoltà, venga inclusa nel programma regionale. Partire dagli agenti di polizia che rischiano ogni giorno sulle nostre strade, è un primo importante passo avanti. Ma, una volta avviata la campagna di test sierologici, è per noi necessario che la sorveglianza sanitaria attiva sia prevista per tutti i lavoratori dei servizi pubblici essenziali, sia dipendenti di amministrazioni pubbliche che di gestori privati. Per tutte le amministrazioni dovrà essere prevista la possibilità di sottoscrivere protocolli per la prevenzione e la tutela della salute di tutti i lavoratori, per la tutela della loro salute e per il mantenimento degli standard di risposta e funzionamento dei servizi che la macchina pubblica continua a garantire alla cittadinanza”, conclude la Fp Cgil.