Cgil Cisl Uil: “Basta giocare sulla pelle dei lavoratori, applicare integralmente il nuovo contratto. Policlinico e Regione Lazio intervengano subito”
“Per i lavoratori esternalizzati dell’Umberto I, oltre al danno la beffa: il Policlinico non aggiorna le tariffe di appalto e la Coop Osa comunica che non verserà ai dipendenti in servizio al Policlinico la prima tranche dell’una tantum prevista dal contratto nazionale rinnovato il 21 maggio scorso”, la denuncia arriva dai segretari territoriali di Fp Cgil,Francesco Frabetti, Cisl Fp, Giovanni Fusco, e Uil Fpl, Massimo Mattei, in una nota che fa seguito all’incontro di questa mattina. I sindacati annunciano battaglia: “Contestiamo con forza la posizione assunta dalla cooperativa, così come stigmatizziamo il comportamento dell’azienda Umberto I e quello della Regione Lazio che in tutto questo non ha fatto la sua parte. I diritti contrattuali dei lavoratori non si toccano: pretendiamo l’applicazione integrale del contratto di lavoro”.
“Da parte di Osa assistiamo all’ennesimo scaricabarile”, spiegano Frabetti, Fusco e Mattei – segretari territoriali delle tre federazioni regionali di categoria. “La motivazione che l’Osa non sia in grado di pagare per via del mancato riconoscimento da parte del Policlinico del credito dovuto rispetto agli incrementi contrattuali del precedente rinnovo (2010-2012), allarga solo le responsabilità, ma di certo non cancella il diritto alla retribuzione. E non ci basta né l’impegno della coop a chiedere al Policlinico le somme non versate, né quello di pagare l’una tantum a partire dal mese successivo a quello in cui l’Umberto I riconoscerà i nuovi incrementi retributivi. In questo evidente concorso di colpa, tutte le parti in causa, coop, azienda e Regione devono fare il proprio dovere”.
“Basta giocare sulla pelle dei lavoratori privati che svolgono un servizio pubblico, i contratti di lavoro si rispettano. Regione Lazio e azienda Umberto I intervengano subito”, concludono Cgil Cisl e Uil, che ri annunciano la mobilitazione: “Attiveremo tutti gli strumenti di protesta e di pressione per tutelare i lavoratori. A partire dalla manifestazione nazionale di domani, dove anche i lavoratori della Coop Osa porteranno in piazza le giuste rivendicazioni professionali e contrattuali. Una sanità di eccellenza si fa solo riconoscendo il valore del lavoro e delle competenze”.